Svolte. Teoria critica e letterature comparate
Svolte. Teoria critica e letterature comparate è uno spazio di discussione e di dialogo. Svolte approfondisce e sviluppa la riflessione contemporanea sul testo e sulle sue infinite implicazioni.
Svolte. Teoria critica e letterature comparate riflette sulle più moderne prospettive che gli studi contemporanei di teoria critica e di letteratura comparate offrono agli studiosi di letteratura. Svolte intende andare oltre i confini nazionali, e ampliare i termini di confronto del fare letterario tout court.
Svolte. Teoria critica e letterature comparate crede nell’interpretazione del testo. L’interpretazione è per Svolte esercizio di intelligenza critica, responsabilità sociale e politica, mandato intellettuale e culturale.
Svolte. Teoria critica e letterature comparate raccoglie studiosi italiani e stranieri. I progetti di Svolte travalicano i confini nazionali e il supporto cartaceo, per sperimentare le potenzialità della multimedialità digitale, continuando a ordire un textum infinito, senza soluzione di continuità, tra web, libro, ebook.
La Seconda Guerra mondiale e la letteratura
Il trauma bellico
Con la sua portata storica, politica, etica e sociale, la Seconda Guerra mondiale ha agito sulla natura stessa dello scrivere, ponendo in maniera radicale il problema dell’espressione. Il trauma bellico, con quanto ha comportato in termini di distruzione, dolore e morte, ha infatti imposto la necessità della parola come strumento essenziale, ancorché limitato e forse insufficiente, per (provare a) attribuire senso agli avvenimenti occorsi.
La memoria
La Seconda Guerra mondiale ha ispirato e continua a ispirare opere che affrontano la memoria di quella stagione e gli inquietanti interrogativi da essa sollevati. Nell’immediato ne sono sorte cronache che tentavano, più o meno in presa diretta, di mettere in forma un vissuto presente (citiamo come unico esempio Vasilij Grossman). Subito dopo la conclusione del conflitto, alla letteratura si è imposto il problema di come trasformare quell’esperienza in memorie (si pensi perlomeno a Primo Levi). La carica simbolica degli eventi bellici non si è certo esaurita con la morte di chi li aveva vissuti in prima persona. Sul mercato editoriale continuano infatti ad apparire testi scritti da persone nate dopo la fine della guerra, impegnate in vario modo a fare i conti con le riemersioni di quella stagione (come ad esempio Jonathan Littell).
Le narrazioni
Questo vastissimo corpus, di cui abbiamo proposto solo una tra le molte classificazioni possibili, si inscrive nel sistema ancor più complesso e stratificato della memoria collettiva, sul cui funzionamento ci si è molto interrogati, a partire dalle pionieristiche ricerche di Halbwachs (Les cadres sociaux de la mémoire, 1925) fino ai recenti studi più specificamente dedicati alla memoria dei conflitti mondiali. Riflettere in particolare sui testi letterari e sulla loro capacità di comporre la frammentazione di spazi e di tempi permetterà di indagare approfonditamente la questione, combinando diversi approcci teorici e metodologici (dalla geocritica alla narratologia, dalla storia dell’editoria agli studi di genere e via dicendo).
L’intento
Sarà quindi interessante cercare di tracciare una mappa, la più articolata possibile, in base alla quale orientarsi nella memoria collettiva del secondo conflitto mondiale. Considerando in un’accezione allargata la categoria di “letteratura della memoria” — ovvero stabilendo una continuità fra le opere che registrano in presa diretta gli eventi della guerra e quelle che affrontano ogni forma di rievocazione della stagione bellica — sarà possibile interrogare una vasta platea di generi, dal romanzo alla poesia, dal teatro alla scrittura per il cinema, dalla memorialistica all’autofiction, dal reportage al fumetto.
A chi è diretta
La call for contributions si rivolge a studiosi di ogni disciplina. Saranno prese in considerazione proposte che si confrontano con la Seconda Guerra mondiale nell’ampiezza di tutto il suo spettro: occupazione, resistenza e liberazione; segregazione, deportazione e sterminio; memoria, rievocazione, reinvenzione degli eventi, senza limiti geografici né temporali. Saranno accolti interventi dal taglio teorico, comparatistico e interdisciplinare, nei quali vengano analizzati aspetti di sistema e potenziali collegamenti tra ambiti di studio differenti.
Campi d’indagine
Si incoraggia, a titolo puramente esemplificativo, l’invio di proposte relative ai seguenti campi d’indagine:
- Rapporti tra produzione letteraria e prospettive storico-geografiche (attraverso ad esempio le questioni della memoria, del trauma, della riemersione);
- Testimonianze di un medesimo evento registrate da diversi autori e punti di osservazione;
- Fenomeni di ibridazione, messa in discussione, ridefinizione dei generi letterari e delle forme tradizionali;
- Spazio della memoria in quanto spazio transnazionale (opere prodotte in dialogo con spazi diversi dall’area letteraria a cui primariamente si rivolgono, meccanismi di circolazione internazionale dei prodotti culturali);
- Tropi e motivi ricorrenti nella letteratura sulla Seconda Guerra mondiale;
- L’editoria di fronte alla guerra (dalla propaganda alla letteratura di genere).
Invio
Le proposte di intervento possono essere invitate in forma di abstract (max 1000 parole) corredato da un breve profilo biobibliografico (max 250 parole) all’indirizzo: svolte@writeupbooks.com.